Barbara Gallicchio e Livio Guerra alla LiveDog School

Sabato 28 e Domenica 29 Aprile la LIVEDOG SCHOOL ha offerto a tutti i volontari Diade la possibilità di assistere a due giornate di lezione facenti parte del percorso formativo per educatori cinofili: “L’apprendimento”, con Livio Guerra; “Le razze”, con Barbara Gallicchio.
Se consideriamo la definizione, data da Konrad Lorenz, di apprendimento come “modificazione adattativa” del comportamento, possiamo ritenere che alla base di ogni processo di apprendimento ci sia un “evento attivo” che influisca sulla preesistente situazione motivazionale ed emozionale del cane. Per esempio, se alla sua motivazione perlustrativa abbiniamo, con un training opportuno, la motivazione collaborativa e quella et-epimeletica (il piacere di fare qualcosa con chi si prende cura di lui), possiamo lavorare sul suo comportamento in modo che diventi un cane da ricerca.
L’apprendimento è un processo sistemico che conduce sempre a una forma evolutiva, a un arricchimento delle competenze. La formazione alla ricerca di persone si svolgerà incrementando opportunamente i fattori incentivanti, l’intensità di alcune motivazioni. Non si può prescindere dalla relazione cane-conduttore, che è fondamentale per accrescere il piacere di lavorare assieme. Perciò il cane deve riconoscere al suo conduttore il “ruolo di mediazione” nell’attività svolta.
Strumenti privilegiati dell’apprendimento saranno tutte le forme di gratificazione tramite le quali il cane provi un forte piacere nell’attuare un determinato comportamento: allo scovo del figurante e alla segnalazione tramite abbaio seguirà un premio, anche da parte di tutta la squadra, che acuisca la sua prosocialità e il suo desiderio di ripetere un’esperienza tanto gratificante.
Le razze canine sono una grande vittoria dell’addomesticamento. I cani sono esseri in genere molto disponibili all’educazione. L’addestrabilità è una disposizione di personalità molto importante. I cani più cooperativi fanno parte delle cosiddette “razze specializzate”: quelle in cui il comportamento è modificato geneticamente privilegiando determinati fenotipi comportamentali; tale processo selettivo determina anche modificazioni morfologiche e, in parte, fisiologiche e psicologiche. Per questi cani, esprimere un determinato comportamento è autogratificante: infatti, durante l’attività, il cervello rilascia endorfine e poi dopamina, che favoriscono l’innalzamento della soglia di fatica, il benessere e quindi l’appagamento.
I più predisposti a svolgere l’attività di ricerca di persone sono i cani docili, gregari, collaborativi. Per loro il vero rinforzo sono le emozioni positive: sollievo, euforia, gioia, garantiscono la riproposizione dei comportamenti e il piacere di lavorare assieme.

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